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U.V.G.
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ATTI DI RIFERIMENTO |
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Deliberazione della Giunta Regionale 3 maggio 1993, n. 188
“Istituzione dell’U.V.G. (Unità di Valutazione Geriatrica) e adozione della scala di valutazione funzionale multidimensionale”
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Deliberazione della Giunta Regionale 28 dicembre 1998, n. 14-26366
“Deliberazione settoriale attuativa del Progetto Obiettivo Tutela della salute degli anziani. Unità di Valutazione Geriatrica”,
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Deliberazione della Giunta Regionale 7 maggio 2002, n. 41-5952
Linee guida per l’attivazione del Servizio di Cure domiciliari nelle Aziende Sanitarie Locali della Regione Piemonte
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Deliberazione della Giunta Regionale 23 dicembre 2003, n. 51 - 11389
D.P.C.M. 29 novembre 2001, Allegato 1, Punto 1.C. Applicazione Livelli Essenziali di Assistenza all’area dell’integrazione socio-sanitaria
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Deliberazione della Giunta Regionale 30 marzo 2005, n. 17-15226
Il nuovo modello integrato di assistenza residenziale socio-sanitaria a favore delle persone anziane non autosufficienti. Modifiche e integrazioni alla D.G.R. n. 51-11389 del 23.12.2003 “D.P.C.M. 29.11.2001, Allegato 1, Punto 1.C. Applicazione Livelli Essenziali di Assistenza all’area dell’integrazione socio-sanitaria”
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Deliberazione della Giunta Regionale 10 marzo 2008, n. 42-8390
Cartella Geriatrica dell’Unità di Valutazione Geriatrica e Linee guida del Piano Assistenziale Individuale
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Deliberazione della Giunta Regionale 2 agosto 2010, n. 69-481
Modifiche alla D.G.R. 10 marzo 2008, n. 42-8390
Allegato 1 - Nuovi moduli della cartella geriatrica
Allegato 2 - Guida all'applicazione delle nuove modalità di valutazione
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Deliberazione della Giunta Regionale 30 luglio 2012, n. 45-4248
Il nuovo modello integrato di assistenza residenziale e semiresidenziale socio-sanitaria a favore delle persone anziane non autosufficienti. Modifica D.G.R. n. 25-12129 del 14.09.09 e D.G.R. n. 35-9199 del 14.07.08. Revoca precedenti deliberazioni.
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Deliberazione della Giunta Regionale 25 giugno 2013, n. 14-5999
Interventi per la revisione del percorso di presa in carico della persona anziana non autosufficiente in ottemperanza all'ordinanza del TAR Piemonte n. 141/2013
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Deliberazione della Giunta Regionale 20 aprile 2015, n. 18-1326
Pianificazione economico-finanziaria e definizione delle regole del Sistema Sanitario piemontese in materia di assistenza alle persone anziane non autosufficienti con decorrenza dall'esercizio 2015
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Deliberazione della Giunta Regionale 16 maggio 2016, n. 34-3309
Modulazione dell'offerta di interventi sanitari domiciliari a favore degli anziani non autosufficienti con progetto residenziale e definizione del percorso di attivazione e valutazione dell'Unità di Valutazione Geriatrica
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D.D. 30 giugno 2016, n. 381
D.G.R. n. 34-3309 del 16 maggio 2016 "Modulazione dell'offerta di interventi sanitari domiciliari a favore degli anziani non autosufficienti con progetto residenziale e definizione del percorso di attivazione e valutazione dell'Unità di Valutazione Geriatrica" - Adozione della nuova Cartella Geriatrica dell'Unità di Valutazione Geriatrica.
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UNITÀ DI VALUTAZIONE GERIATRICA (U.V.G.)
L’Unità Valutativa Geriatrica (U.V.G.) rappresenta l’elemento centrale del coordinamento per accedere ai diversi servizi rivolti agli anziani ed è altresì uno degli strumenti finalizzati a realizzare l’integrazione tra i servizi Sociali e Sanitari.
L'U.V.G. è un’equipe multidisciplinare, strumento per la valutazione globale e la definizione del relativo programma preventivo, curativo e riabilitativo diretto a garantire la continuità sociosanitaria; deve quindi inserirsi precocemente nel percorso degli anziani all’interno dei Servizi al fine di raggiungere coloro che hanno un bisogno sanitario e sociale ancora relativamente basso.
Gli anziani che traggono maggiore beneficio dagli interventi condotti dall'U.V.G sono quelli a rischio di istituzionalizzazione, con condizioni socio-economiche sfavorevoli e con problematiche sanitarie più o meno complesse. La valutazione deve essere seguita dalla predisposizione del progetto d’intervento e dal suo monitoraggio.
Da molteplici studi controllati risulta l'efficacia di un sistema strutturato di valutazione multidimensionale e multidisciplinare dei bisogni dell’anziano finalizzata alla riduzione della disabilità, del numero e della durata dei ricoveri ospedalieri ed in struttura sanitaria e sociosanitaria, della mortalità nonché alla razionalizzazione dei consumi dei farmaci e della spesa sanitaria nel suo complesso.
Il suo ambito di intervento coincide con l’ASL e la sua operatività è organizzata con riferimento agli ambiti distrettuali o multidistrettuale (comunque con una bacino di popolazione di competenza non superiore ai 120.000 abitanti).
I suoi componenti variano in relazione all’organizzazione territoriale dei servizi sanitari e sociali e i componenti dipendenti dell’A.S.L. svolgono la funzione quale specifica ed essenziale tra le proprie mansioni.
L’U.V.G. costituisce un’articolazione della macrostruttura territoriale che l’Azienda Sanitaria ha individuato per aggregare tutte le strutture aziendali competenti all’erogazione, in via diretta o attraverso soggetti della rete pubblica o privata accreditata, delle attività socio-sanitarie rivolte agli anziani non autosufficienti.
FUNZIONI DELL’UNITÀ DI VALUTAZIONE GERIATRICA
Le funzioni dell'U.V.G. sono le seguenti:
- 1) individuare, attraverso la valutazione multidimensionale, i bisogni sanitari e assistenziali delle persone anziane, identificando le risposte più idonee al loro soddisfacimento e privilegiando, ove possibile, il loro mantenimento a domicilio;
- 2) predisporre il Progetto individuale e, qualora sia previsto l’inserimento in una struttura residenziale,
- 3) identificare la fascia d’intensità assistenziale ed il livello prestazionale adeguato;
- 4) predisporre la documentazione necessaria per l’eventuale integrazione della retta da parte del Comune o Ente gestore socio-assistenziale competente;
- 5) monitorare la realizzazione e l’andamento dei Progetti individuali realizzando una valutazione a campione per assicurare la corrispondenza tra gli specifici bisogni della persona non autosufficiente e l’intensità assistenziale erogata;
- 6) fornire consulenza tecnico-scientifica per la programmazione dei servizi a favore degli anziani;
collaborare con le Unità di Valutazione delle altre A.S.L.;
- 7) su richiesta della Commissione di Vigilanza e/o dei NAS, effettuare valutazioni volte a definire l’eventuale non autosufficienza degli anziani ospiti di strutture.
L’U.V.G. può intervenire anche per pazienti di età inferiore ai 65 anni, in presenza di patologie dementigene e/o esiti invalidanti di patologie cerebrali o di gravi traumi, in accordo con le altre Unità Valutative operanti nel territorio, con cui definisce allo scopo protocolli di intesa e collaborazione.
I disabili e i pazienti affetti da patologie psichiatriche, dal compimento dei 65 anni d’età potranno essere segnalati dai Servizi e o Commissioni, che li hanno in carico, all’UVG. L’eventuale presa in carico avverrà dopo valutazione delle caratteristiche clinico assistenziali della persona, fermo restando che, per tali soggetti, verranno applicate le stesse modalità, ai sensi della normativa regionale di riferimento, previste per la popolazione anziana. Nel caso in cui le condizioni clinico assistenziali individuino un profilo di cura non assimilabile all’anziano non autosufficiente la persona resta in carico al Servizio proponente.
COMPOSIZIONE
Per quanto riguarda la composizione dell'équipe devono essere previste le seguenti figure professionali:
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- un medico geriatra con funzione di presidente o, ove non disponibile, un medico con
- comprovata esperienza geriatrica;
- un medico dell’assistenza sanitaria territoriale con comprovata esperienza
- dell’organizzazione dei servizi territoriali;
- un medico fisiatra;
- un assistente sociale, rappresentante dell’Ente gestore dei Servizi Sociali;
- un assistente sociale dell’Azienda Sanitaria;
- un infermiere professionale, preferibilmente rappresentante del Servizio Cure Domiciliari;
- un segretario (ruolo amministrativo).
Il Medico di Medicina Generale che ha in carico l’assistito da valutare, su richiesta di quest’ultimo, può partecipare ai lavori; nel caso in cui sia presente in commissione, ne diventa membro effettivo per l’esame di quel singolo caso.
Il Segretario partecipa alle riunioni dell’U.V.G., cura la tenuta della documentazione relativa alle pratiche discusse nelle riunioni dell’U.V.G. e provvede a stilare una graduatoria in base al punteggio assegnato dall’U.V.G., aggiornandola di volta in volta.
L'U.V.G. può avvalersi inoltre della consulenza di medici specialisti dell'Azienda Sanitaria Locale (compresi i medici della Medicina Legale secondo quanto previsto dalla D.G.R. 30-11748 del 16 febbraio 2004 e s.m.i.) dell'Azienda Sanitaria Ospedaliera. Si avvale altresì della consulenza degli psicologi dell’A.S.L. o dell’A.S.O., nel caso in cui l’attività riabilitativa prevista nel progetto individuale richieda specificamente un supporto psicologico. In sede di valutazione l’utente o chi ne fa le veci può richiedere la presenza di un medico di propria fiducia.
MODALITÀ DI SVOLGIMENTO:
Il processo di valutazione si sviluppa attraverso: 1) l’indagine sociale e sanitaria finalizzata all’acquisizione di elementi relativi alle condizioni sanitarie e sociali dell’anziano, con particolare attenzione all’individuazione dei requisiti per la realizzazione di un Progetto individuale; 2) la valutazione complessiva e la definizione del percorso assistenziale concordato con il beneficiario e/o con la sua famiglia.
L’U.V.G., prima di procedere alla valutazione complessiva, si reca al domicilio o in struttura. La data e la sede della convocazione vengono comunicate almeno 10 gg. prima, salvo differente accordo con il richiedente. Nel caso in cu la convocazione sia effettuata per via telefonica deve essere registrato sulla richiesta di valutazione il giorno in cui è stata comunicata la data della visita e il nominativo di chi ha ricevuto la comunicazione.
Lo strumento adottato per la valutazione è la Cartella Geriatrica, di cui alla D.G.R. 42-8390 del 10 marzo 2008 e alla D.G.R. 69-481 del 2 agosto 2010 contenente: a) le Scale sanitarie di Valutazione Multi Dimensionale (Indice di Barthel, IADL, A.Di.Co, DMI, SPMSQ) attraverso le quali si quantifica il grado di salute ed autosufficienza del soggetto, fino ad un punteggio massimo pari a 14; b) la Scheda di Valutazione Sociale attraverso la quale si analizza la situazione di bisogno connessa alla condizione socio-economica, ambientale e assistenziale dell’anziano anche in relazione alla sua famiglia, fino ad un punteggio massimo pari a 14.
E’ opportuno che l’indagine sociale e sanitaria venga svolta in modo congiunto. Qualora per motivi di ordine pratico ciò non fosse possibile gli operatori sociali e sanitari possono effettuarla separatamente, ciascuno per quanto di competenza, ma le risultanze debbono essere oggetto di confronto prima della seduta dell’U.V.G..
Visti i bisogni e gli obiettivi definiti, ciascun progetto individuale, qualora predisposto per un inserimento residenziale, deve afferire ad una delle fasce assistenziali di cui alla Tabella 1 allegata alla D.G.R. 30 luglio 2012, n. 45-4248 e deve contenere l’indicazione dei tempi per la verifica e/o la rivalutazione del medesimo.
Per facilitare il raggiungimento dell’attuazione di quanto sopra previsto è indispensabile l'informatizzazione di tutte le attività socio-sanitarie espletate nella rete integrata dei servizi aziendali.
MODALITÀ DI RICHIESTA
La richiesta di valutazione deve essere inoltrata su apposito modulo (allegato alla Cartella Geriatrica), dall’interessato o da chi per esso direttamente alla Segreteria dell’U.V.G. dell’ASL di residenza, che provvederà a protocollare la domanda in arrivo (data di arrivo ufficiale della domanda) e, su indicazione del Presidente, ad attivare le procedure per l’ indagine socio-sanitaria, considerando il precedente percorso della persona.
Il Medico di Medicina Generale, gli operatori del servizio di cure domiciliari o dei servizi sociali potranno fornire le indicazioni necessarie all’inoltro della domanda, la quale si intende completa solo se corredata dalla documentazione richiesta.
Qualora la persona sia domiciliata o temporaneamente ricoverata fuori dal territorio dell’ASL nella quale ha la residenza, l’U.V.G. competente può richiedere per iscritto l’effettuazione della valutazione per rogatoria da parte dell'U.V.G. dell’ASL nel cui territorio il paziente è domiciliato.
SELEZIONE E ATTIVAZIONE
Qualora le risorse previste dal Progetto individualizzato non siano immediatamente disponibili, la presa in carico è messa in atto mediante la proposta di interventi alternativi, impiegando le risorse disponibili nell’ambito della rete complessiva dei servizi per anziani non autosufficienti.
La segreteria dell'U.V.G. provvede alla compilazione di graduatorie, distinte per tipologie di Progetti individuali, mediante l'attribuzione ad ogni richiedente di un punteggio derivante dalla somma della valutazione sociale e sanitaria, secondo le modalità indicate dall’apposito provvedimento regionale, D.G.R. 42-8390 del 10 marzo 2008 e s.m.i.: • sanitaria (fino ad un massimo di 14 punti) • sociale (fino ad un massimo di 14 punti)
In caso di pari punteggio si terrà conto dell’ordine cronologico della richiesta di valutazione.
Le graduatorie devono essere aggiornate sulla base dell'inserimento nelle liste d'attesa dei nuovi valutati, sulla base degli avvenuti inserimenti, dei decessi, delle dimissioni/trasferimenti e delle rivalutazioni effettuate in seguito alle variazioni delle condizioni sanitarie e/o sociali.
Il sistema di cui sopra, valido per la quasi totalità dei casi, non può non tenere conto di situazioni in cui si ravvisino caratteri di urgenza per aspetti sanitari e/o sociali, che andranno definiti nell’ambito dei lavori della U.V.G., dal momento che possono variare a seconda delle problematiche di ciascun territorio.
In queste situazioni il Presidente può assumere un provvedimento, dandone comunicazione nella prima seduta della medesima.
REGOLAMENTO
Le decisioni sono assunte in sede di U.V.G.; la seduta di quest’ultima è valida quando sono presenti almeno 3 componenti, tra cui l’assistente sociale dell’Ente Gestore delle funzioni socio assistenziali, escluso il segretario.
I componenti dell’U.V.G. possono essere sostituiti da figure professionali con competenze analoghe individuate in sede di nomina dei componenti effettivi. L'eventuale delegato del Presidente ne assume le funzioni. La delega non si intende permanente, ma si esercita per impedimento o assenza del titolare.
L’esito della valutazione viene comunicato al richiedente per iscritto, tramite posta, entro 90 giorni dalla data di protocollo della domanda completa. Nella comunicazione devono essere assolutamente indicati: la data di valutazione, la tipologia di progetto assistenziale identificato (domiciliare, semiresidenziale, residenziale), l’intensità assistenziale assegnata (domiciliare, residenziale), il punteggio dato dalla valutazione sociale e sanitaria, nonché il punteggio complessivo delle due valutazioni summenzionate.
Per particolari situazioni necessitanti di ulteriori approfondimenti si sospende temporaneamente la decisione, dandone comunicazione per iscritto al richiedente. Dalla data di tale comunicazione decorrono nuovamente i suddetti termini.
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